Oggi vogliamo parlavi di Cubbit, un startup italiana che propone un dispositivo che potrebbe rivoluzionare il mondo dello storage in cloud e non solo. Ognuno ha il diritto di utilizzare i propri dati quando vuole e in maniera sicura, è questo il mantra di Cubbit, ed è questo mantra che ci ha fatto appassionare e spinto a parlarvi del loro prodotto.
L’obbiettivo di Cubbit
Cubbit nasce con un’idea ben precisa: decentralizzare il cloud e distribuirlo su una rete in cui gli utenti hanno il pieno controllo dei dati. Siamo abituati all’idea di Internet come server dislocati in giro per il mondo, questo è il concetto che stanno cercando di distruggere, creando così una rete distribuita sicura e in mano all’utente finale.
Così facendo non sarà più necessario pagare servizi in abbonamento per la memorizzazione dei propri dati, Cubbit infatti non prevede un costo mensile o annuale ma solo l’acquisto di un dispositivo che garantisce l’accesso a vita allo storage in cloud.
Un po’ di storia
L’idea è nata nel 2016, quattro laureandi dell’università di Bologna hanno pensato di poter rivoluzionare il modo in cui memorizziamo i nostri dati. Una soluzione più sicura, veloce e eco-friendly che ha impiegato due anni di lavoro per vedere i primi dispositivi funzionanti.
A Febbraio 2019 Cubbit lancia la sua campagna Kickstarter per la raccolta fondi, l’obbiettivo iniziale era di 40 mila euro ma dopo un mese i sostenitori hanno raggiunto quota 1691, portando così ben 410 mila euro alla startup. Una cifra molto importante che dimostra l’interesse reale verso questo progetto, ma la storia non finisce qui.
Nel momento in cui stiamo scrivendo è in corso una nuova campagna, questa volta su Indiegogo, che ha portato il device in mano a circa 2700 persone. Lo “swarm” sta crescendo e ciò che inizialmente era solo un’idea sta prendendo forma.

Il dispositivo
Il device si presenta come una piccola cella esagonale, immagine che rimanda al concetto di alveare. Potrebbe essere visto come un comune hard disk, in realtà al suo interno troviamo anche altri componenti hardware dedicati al funzionamento, nel dettaglio una CPU ARM e 1GB di RAM.
La connettività è fornita tramite cavo ethernet ed è possibile connettere memorie esterne per espandere la capacità di archiviazione in cloud. La cella può contenere fino a 512GB ma è espandibile fino a 4TB collegando un comune hard disk esterno. Una dimensione massima importante che soddisferà la maggior parte degli utilizzatori, è comunque possibile utilizzarne più di uno sulla stessa rete.

Caratteristiche e funzionalità
Vediamo insieme quali sono le principali funzionalità del dispositivo Cubbit.
Servizio completamente gratuito
Una volta acquistata la cella, il servizio di storage è gratuito ed ha una validità per la vita. La filosofia di Cubbit è facile da capire: nessuna persona dovrebbe pagare per poter accedere ed utilizzare i propri dati.
I tuoi dati al sicuro
Ogni file caricato viene diviso in parti e distribuito nella rete. I tuoi dati saranno sempre al sicuro fin quando si troveranno all’interno di Cubbit. La società infatti garantisce il massimo grado di riservatezza, utilizzando lo stesso sistema di cifratura utilizzato dal governo Americano.
Inoltre in caso di blackout, incendio, terremoto o qualsiasi altro agente esterno che possa portare al danneggiamento del dispositivo, i tuoi dati non andranno persi. Con una rete distribuita i file sono sicuri al 100%.
Memoria espandibile e molteplici utenti
La capacità di memoria è attualmente di 512GB o 1TB, collegando un hard disk esterno è però possibile ottenere fino a 4TB di storage in cloud.
Ma non è tutto! Per ogni cella avrete a disposizione quattro account, ognuno con la sua zona di memoria. Sta all’utente decidere quanto spazio allocare ad ogni account.
Velocità e affidabilità
Altro aspetto molto interessante è la velocità che Cubbit garantisce. A differenza dei data center in cui il download avviene da un server, in una rete di questo tipo i file sono scaricati da molteplici celle contemporaneamente, garantendo così ottime velocità di trasferimento.
Anche l’upload di un file è rapido in quanto, dopo averlo caricato sulla cella, il dispositivo si occupa del caricamento nella rete.
Eco-Friendly
I data center consumano una grande quantità di energia e producono più di 110 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Cubbit è una soluzione anche a questi problemi, essendo dislocati in giro per il mondo, non ci sono data center da raffreddare e i file sono più vicini. Inoltre le celle utilizzano processori ARM a basso consumo, gli stessi che troviamo negli smartphone che utilizziamo ogni giorno.
Un’app per ogni tuo dispositivo
Che tu utilizzi Windows, Mac, Linux, iOS, Android o altri sistemi operativi, troverai sempre una applicazione dedicata. Ovviamente è anche disponibile una web app da utilizzare tramite browser.

Cubbit nel dettaglio
Per i più curiosi entriamo nel dettaglio per capire come funziona realmente il sistema creato da Cubbit.
L’hardware
- CPU Dual Core ARM Cortex A53 a 1.2GHz
- 1GB DDR4
- 1 Porta Gbit Ethernet RJ45
- 1 Porta USB 3.0
- 12V DC Jack
Le caratteristiche tecniche includono solo il necessario per il funzionamento del dispositivo, speriamo di poter vedere più porte usb in futuro e la possibilità di ottenere uno storage più ampio.
La rete
Il sistema Cubbit è controllato da una suite di algoritmi machine learning che ottimizzano costantemente la rete in modo da ottimizzarla con il passare del tempo. Quando accedi ad un file da remoto, la AI trova e scarica le parti dei dati tramite canali peer-to-peer con crittografia end-to-end.
Ogni file caricato è criptato tramite AES-256, diviso in 24 pezzi e quindi processato in 36 frammenti ridondati. In questo modo si garantisce privacy e sicurezza, le probabilità di perdere dati sono inferiori a una su 1 milione. Se ciò non bastasse, l’intelligenza artificiale monitora costantemente lo stato dei frammenti e attiva un sistema di sicurezza quando i frammenti scendono a 30 o meno. In questo modo raggiungiamo una persistenza dei dati del 100%.
Per finire
Le promesse sono molte e difficili da raggiungere, tutti noi siamo abituati ad un concetto diverso di Internet e la cosa potrebbe anche spaventare chi è meno esperto. Il dispositivo però non solo è sicuro ma è già stato adottato da centinaia di persone nel mondo, il progetto sembra funzionare e noi di Nerdhub.it crediamo che ci sia un ottimo futuro per la startup.
Certo i ragazzi di Cubbit hanno ancora molto lavoro da fare, in questo momento il dispositivo non consente di effettuare tutte le operazioni descritte, il software è in costante evoluzione e l’impegno che ci stanno mettendo indica quanto veramente tengano al progetto.
Speriamo di poter testare con mano questa rivoluzione e portarvi altre notizie e guide sull’utilizzo, intanto se siete interessati potete sostenere Cubbit acquistando una cella su Indiegogo a questa pagina, a breve aprirà anche uno store online dedicato.
Se avete domande non esitate a commentare, cercheremo di risolvere ogni vostro dubbio. Ci vediamo nello Swarm!