Il bonus mobilità è finalmente realtà, nel Decreto Rilancio vediamo anche, come anticipato dal Premier Giuseppe Conte, gli incentivi per l’acquisto di bici e altri mezzi di micomobilità elettrica (monopattini e altri veicoli a propulsione elettrica). Nonostante sia calato del 10% rispetto a quanto detto inizialmente dal ministro dei trasporti, l’importo stanziato è aumentato di ben 50 milioni di euro. Cerchiamo di capirne di più sul bonus mobilità approfondendo l’utilizzo e i cittadini a cui spetta.
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Bonus mobilità: cosa è?
Il buono mobilità è un bonus dedicato all’acquisto di monopattini, bici e altri veicoli a propulsione elettrica. Lo sconto è pari al 60% dell’importo totale del mezzo, sarà erogato sotto forma di rimborso e avrà un valore massimo di 500 euro. Questo significa che per usufruire di tutto il buono a disposizione sarà necessario spendere almeno 833 euro.
Il bonus mobilità sarà retroattivo, ovvero vale per tutti gli acquisti effettuati tra il 4 maggio 2020 e il 31 dicembre 2020. L’importo stanziato è di 120 milioni di euro, un aumento importante rispetto ai 70 previsti inizialmente.
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Bonus mobilità: chi può richiederlo?
Il bonus mobilità è destinato a tutti i cittadini che hanno compiuto la maggiore età residenti nei capoluoghi di Regione, capoluoghi di Provincia (nei comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti). Basterà rientrare in una delle categorie elencate per poter richiedere il rimborso del 60% fino a 500 euro totali.
Il buono può essere utilizzato dal cittadino una sola volta e solamente per una delle destinazioni d’uso previste.
Bonus mobilità: come richiederlo?
Purtroppo il decreto non specifica ancora la procedura da seguire per richiedere il bonus mobilità. Visto le informazioni che abbiamo a disposizione possiamo aspettarci un rimborso al seguito dell’acquisto completamente a carico del cittadino.
Una volta disponibili nuove informazioni aggiorneremo l’articolo per darvi le indicazioni precise.
Modifiche al Codice della Strada
Saranno anche introdotte alcune modifiche al Codice della Strada, vediamo insieme per punti cosa sarà aggiunto o modificato:
- “Casa avanzata“: linea di arresto dedicata alle bici in posizione avanzata rispetto a quella degli altri veicoli. Questo servirà a garantire una maggiore sicurezza alla circolazione di questa tipologia di mezzi. Sarà realizzata lungo le strade con velocità consentita inferiore o uguale a 50 km/h, anche se fornite di più corsie per senso di marcia, ed è posta a una distanza pari almeno a 3 metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare.
- “Corsia ciclabile“: parte longitudinale della carreggiata sulla destra, delimitata da una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede.
- La figura del mobility manager sarà obbligatoria per le imprese con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, città metropolitana e capoluogo di Provincia.
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